Cultura

Latiano, alla Taberna Libraria Piero Trellini presenta “La partita. Il romanzo di Italia-Brasile”, secondo appuntamento della Rassegna “Cultura, Spettacolo e…”

Tutto pronto a Latiano per il secondo appuntamento con “Cultura, Spettacolo e …” la rassegna di appuntamenti e momenti culturali frutto di una esperienza ormai consolidata tra letteratura, musica, intrattenimento e tradizione, organizzata dalla Taberna Libraria in collaborazione con De Vivo Home Design e patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Latiano.
La seconda serata sarà caratterizzata dalla presentazione di un libro incentrato su una delle più belle e storiche pagine dello sport internazionale. Venerdì 4 ottobre 2019 ospite nei locali del contenitore culturale latianese a partire dalle ore 19:30 sarà Piero Trellini che nell’occasione presenterà il suo libro dal titolo La partita. Il romanzo di Italia-Brasile (Edizioni Mondadori).
La presentazione, che a sua volta rientra nel calendario di appuntamenti previsti per l’evento La Fera di Latiano, nota vetrina espositiva per l’artigianato e il commercio locale, sarà condotta dal giornalista Raffaele Romano che dialogherà proprio con Piero Trellini chiamato a raccontare i retroscena e le curiosità legate ad un’opera che riporta indietro nel tempo fino ai Mondiali di Calcio di Spagna ‘82, precisamente il 5 luglio, giorno della gara che vede opposte le nazionali di Italia e Brasile, match che finirà 3 a 2 e farà il suo ingresso ufficiale nella leggenda: la partita più bella della storia.
Al termine della presentazione del libro sarà offerta una degustazione enogastronomica.
Piero Trellini, è nato a Roma nel 1970. Ha a diretto tutti i canali di Leonardo, i network di Isayblog, il portale della Federcalcio e altre testate. Ha guidato l’osservatorio permanente di editoria navigabile ed è stato presidente degli editori digitali. Si ì è occupato della comunicazione di Sky, Poste Italiane, Engineering, Sogei, Ministero delle Finanze, Istituto Italiano di Medicina Sociale, Digitalia, Figc, Edindustria e altri. Ha lavorato per “La Stampa”, “Il Messaggero”, “il manifesto”, “Film Tv” e altri. Scrive storie su “Il Post”.
Nell’opera La partita. Il romanzo di Italia-Brasile l’autore riporta i lettori nel pomeriggio più caldo del secolo dove si incrociano i destini di un arbitro scampato all’Olocausto, un centravanti in attesa di rinascita, un capitano che ha fatto la rivoluzione, un fotoreporter con un dolore al petto, un portiere considerato bollito, un centrocampista con le scarpe dipinte, un commissario tecnico con la pipa e un inviato alla sua ultima estate. Si trovano tutti ai Mondiali di Spagna nel momento in cui l’Italia incontra il Brasile. È l’ultima partita prima della semifinale. Per arrivarci, ai sudamericani basta un punto. Dalla loro hanno la bellezza, gli elogi e il pronostico. Oltre all’allegria. Per gli azzurri, invece, chiusi nel loro silenzio e in guerra contro il Mondo, è una sfida ai limiti dell’impossibile. Il sole è ancora alto, lo stadio è pieno, l’epilogo sembra scritto. A farlo sui giornali ci hanno già pensato Gianni Brera e Mario Vargas Llosa. A pochi passi da loro, in tribuna, c’è un bambino di dieci anni, si chiama José e non sa che diventerà un simbolo. Gli altri, invece, non possono nemmeno immaginare che quella sarà la più grande partita mai giocata su un campo da calcio. Hanno tutti lo stesso sangue e nascondono segreti inconfessabili. Per conoscerli, però, bisogna seguire dal principio i fili che li hanno condotti fino a quel 5 luglio del 1982 dentro lo stadio Sarriá di Barcellona.