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Teatro Verdi, in programma il 2 gennaio il “Gran concerto di inizio anno”

COMUNICATO STAMPA

Più di un’ora di musica per dare il benvenuto al 2018. Si rinnova così il tradizionale «Gran Concerto di Inizio Anno – Notte Viennese», voluto dal Comune di Brindisi e organizzato in collaborazione con la Fondazione Nuovo Teatro Verdi. L’atteso appuntamento, in programma martedì 2 gennaio 2018 nel Nuovo Teatro Verdi (ore 20.30), è firmato dalla prestigiosa Orchestra di Stato Ungherese «Alba Regia Szimfonikus Zenekar», diretta dal M.O Árpád Nagy: in programma alcune pagine tratte da «Lo Schiaccianoci» di Peter Ilich Tchaikovsky e le celeberrime melodie della famiglia Strauss per trascorrere una serata di festa e salutare l’anno appena iniziato.

I tagliandi di ingresso gratuito, distribuiti lo scorso 4 dicembre, sono andati esauriti. Tuttavia, è consigliabile, per chi ne è rimasto sprovvisto, presentarsi ugualmente la sera dello spettacolo per occupare i posti che si saranno eventualmente liberati. In ogni caso, la biglietteria del teatro è impegnata in questi giorni a predisporre una lista d’attesa (tel. 0831 562554) ai fini della riassegnazione di biglietti che dovessero essere riconsegnati. Infatti, chi non potesse più partecipare allo spettacolo, è pregato di recarsi in botteghino e rendere il biglietto al fine del suo riutilizzo.

Le musiche de «Lo Schiaccianoci» sono tra le più popolari della tradizione romantica russa e notissime in tutto il mondo. Entrano spesso nel cinema: ricordiamo come la Disney le tradusse in immagini nel film «Fantasia». Fra i brani musicali più riconoscibili, la celebre ouverture, la danza spagnola e il celebre valzer dei fiori.

Dopo una prima parte dedicata alle composizioni di Tchaikovsky per «Lo Schiaccianoci», il concerto punterà sulle note dei valzer e delle polke della famiglia Strauss. Il programma, nel pieno rispetto della tradizione, è pensato per ogni tipo di pubblico: impossibile non farsi coinvolgere dai ritmi travolgenti del repertorio viennese – come la trascinante «Radetzky-Marsch» o «Sul bel Danubio blu», il valzer dei valzer che proprio quest’anno compie 150 anni. Nel 1890 un sondaggio d’opinione rivelò che i personaggi più celebri in Europa erano, nell’ordine, la Regina Vittoria, Bismarck e Johann Strauss II, l’esponente di spicco della più famosa famiglia di valzeristi viennesi. Quella degli Strauss fu un’autentica dinastia – fondata nel 1825 -, la cui storia si intreccia con quella di Vienna fino alle soglie del Novecento.

Dalla fastosa capitale, Johann Strauss I portò il valzer oltre i confini dell’Impero: un fenomeno di costume che non mancò di suscitare scandalo. Dopo il 1848, crollato il mito dell’«Austriafelix», fu il momento della travolgente ascesa di Johann Strauss II (1825-99) – nel giudizio di Richard Wagner «la mente più musicale d’Europa» -, poi affiancato da Josef e da Eduard che, all’alba del nuovo secolo, mise in liquidazione l’impresa di famiglia. Ma il successo degli Strauss continua: ancora oggi sulle note dei loro grandi capolavori si celebra la tradizione del concerto di inizio anno per una grande platea di appassionati.