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Palazzo Nervegna, presentazione d’onore martedì 6 dicembre per Roberto Sernicola a Palazzo Granafei-Nervegna

COMUNICATO STAMPA

Roberto Sernicola (Brindisi, 1957) ha conseguito la laurea in Architettura (Università degli studi di Firenze), il diploma di Gestione dei sistemi museali (Luiss, Roma) e il diploma di Archivistica, paleografia e diplomatica (Archivio di Stato di Bologna).

Ha svolto per molti anni attività di operatore culturale per l’assessorato alla Cultura del Comune di Bologna, collaborando alla realizzazione di mostre, pubblicazioni ed eventi; ha svolto attività di archivista presso l’Archivio storico del Comune di Bologna e quella di tutor didattico per l’Università di Bologna.

È inoltre autore di saggi a tema storico-artistico e collaboratore redazionale per la pubblicazione della Bibliografia statutaria italiana a cura della Biblioteca del Senato della Repubblica. Con l’associazione Mediae Aetatis Sodalicium ha realizzato iniziative per la divulgazione della cultura medievale ed è stato ideatore e curatore della rivista I Quaderni del Maes.

Il volume che si intende presentare è la prima edizione critica curata da Roberto Sernicola della Epistola apologetica ad Quintum Marium Corradum, opera del notaio brindisino Giovanni Battista Casmirio. Compilata nel 1567, la Epistola si conserva manoscritta nella Biblioteca Arcivescovile Annibale De Leo e contiene la più antica storia della città di Brindisi che si conosca.

La lunga lettera fu scritta in seguito alla controversia che verteva intorno alla presunta supremazia della diocesi di Oria rispetto a quella di Brindisi, che l’umanista Quinto Mario Corrado aveva ribadito in alcune lettere pubblicate a Venezia nel 1565. Il Casmirio pertanto, pungolato dalla posizione assunta dal Corrado, col quale aveva in passato condiviso stima e amicizia, scrisse una polemica e dettagliata Epistola per sostenere le opinioni a favore della città di Brindisi. L’Epistola, seppure scritta evidentemente con marcato spirito campanilistico, è dunque una ricca fonte di notizie, specialmente perché nel testo sono riportate anche notevoli testimonianze documentali, come bolle pontificie, diplomi regi e soprattutto diverse epigrafi greche e latine di Brindisi oggi perdute.

Il volume, fresco di stampa, è pubblicato dall’editore EdiSai di Ferrara ed è corredato di una prefazione del prof. Domenico Defilippis docente del Dipartimento di studi Umanistici della Università di Foggia.

La presentazione del volume avverrà a Brindisi il 6 dicembre 2017 presso il Palazzo Granafei-Nervegna